E' l'alba, ieri c'era mare grosso, si aspetta l'ok del bollettino, oggi si può uscire: già solo il briefing è di per sè eccitante, ci servono la colazione prima di partire: non ho fame, ho lo stomaco chiuso per l'adrenalina.
A circa 5 miglia di navigazione da
Gansbaii in Sudafrica, si raggiunge un canale tra Geyser Rock e
Dyer Island (Shark Alley). C'è vento, la temperatura dell'acqua è di 10 gradi, il mare è comunque mosso, si attende l'avvistamento sulla barca mentre si versa in acqua pastura a base di tonni; finalmente dopo mezz'ora una pinna si muove verso di noi: c'è, è lì, è vicino a me, ed è grande, lo osservo mentre passa vicino alla barca: incredula e galvanizzata lo seguo finchè scompare al largo e lo cerco di nuovo: è ora di entrare nella gabbia. La visibilità di 5 metri ed il silenzio creano una atmosfera inquietante, s'intravede una sagoma, si avvicina, punta verso la gabbia, una scarica d'adrenalina poi una virata improvvisa e si gode lo spettacolo: 4 metri e mezzo che mi sfilano davanti con eleganza e maestosità, il suo sguardo incrocia il mio, è magnetico, si dirige verso l'esca mostrando le cicatrici causate dalla dura lotta per la sopravvivenza. Riesce ad afferrarla, si agita per staccarla dalla cima accanto alla gabbia, la tiene tra le fauci e la strattona dimenandosi finchè riesce a tranciare la corda per poi scomparire... mi accorgo della presenza di altri tre esemplari che nuotano attorno alla barca, dimentico tutto, non ho più freddo, nella mente un unico pensiero: quello sguardo mi ha folgorato.
1 commenti:
Woowww...!!! Che bello..!!!
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